miart, torna a movimentare le giornate milanesi con un’edizione all’insegna dell’internazionalità.

Quasi il 40% degli espositori ha infatti una sede all’estero, saranno rappresentati 27 Paesi del mondo, quattro continenti e città tra loro molto distanti, come ad esempio San Paolo per HOA Galeria e Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957.

Saranno 169 le gallerie che esporranno tra importanti ritorni e diverse new entry, tra artisti affermati ed emergenti con opere che attraversano il XX secolo ma anche opere contemporanee.

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Tre le sezioni della mostra. Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini, è dedicata a 26 giovani gallerie; Established, la sezione principale, ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore.

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Completa il percorso Decades, sezione a cura di Alberto Salvadori, che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila. Dopo lo ‘smantellamento del silenzio’ nel 2021 e il ‘primo movimento’ di una nuova partitura l’anno successivo, nel 2023 miart prosegue solcando le metafore musicali e costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola ‘Crescendo’.

Acconto alla fiera le iniziative sparse per la città con Milano Art Week (11 – 16 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano con una una programmazione dedicata di mostre e attività.