Nel bellissimo scenario del celebre DDN Hub – uno degli eventi più attesi del Fuorisalone, da anni nel cuore di Piazza Castello – è andato in scena la classica reunion annuale di Lusso Gentile, l’iniziativa culturale-filantropica ideata da Gianluca Borgna – founder dell’iniziativa e, nella vita, Direttore Generale del gruppo alberghiero Talassio Collection – e da Giampaolo Grossi – co-founder di Lusso Gentile e manager e formatore con trascorsi in grandi corporation. All’interno della scenografica serra allestita dallo staff di DDN – Design Diffusion Magazine – e dalla sua funambolica manager Francesca Russo, è stato organizzato un interessante talk con il tema della felicità al centro affrontato sotto tante diverse sfaccettature. Gli speaker coinvolti, dal mondo dell’architettura, del lusso, della formazione, del fitness o della medicina, hanno raccontato il proprio rapporto con la felicità e di come, ogni giorno, cercano di perseguirla e di renderla il centro della propria vita. Tutto è partito da una scena da La Ricerca della Felicità, il film di Will Smith dove viene raccontata la storia del finanziere newyorkese Chris Gardner. Poi, è stato Gianluca Borgna a introdurre il tema del Piccolo Principe e della sua attualità, a 80 anni dalla sua prima edizione. Quel capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry che ci ha insegnato come la cura e il rispetto siano alla base delle relazioni di qualità. Un testo che racchiude forse il senso della vita più profondo, quello permeato dall’essenza della vera amicizia e dalla bellezza di regalarsi un’emozione. Pensate che Lusso Gentile è partito un po’ anche da lì, da quella creatività tipica dell’infanzia e da quel boa che divora un elefante e che, dagli adulti un po’ sprovveduti, viene sempre considerato un semplice cappello. Ma non dal Piccolo Principe: per lui, quello è e rimarrà sempre un boa che ha ingerito un elefante. 

Una Rivoluzione Culturale

Lusso Gentile è una rivoluzione culturale che mette il lusso al centro di un motore di cambiamento e, se gentile, lo considera ancora più bello. È compito di tutti noi lasciare questo mondo ai posteri in una condizione un po’ migliore. E Lusso Gentile vorrebbe fare del “Giving Back” una best practice di tutte le aziende, soprattutto di quelle che possono creare ambienti di ascolto ispirazionali e motivazionali. Aziende che facciano dell’empatia, dello spirito collaborativo e della gentilezza le chiavi del successo nel lavoro. Aziende che si possano sentire davvero responsabili di ciò che succede dentro le proprie mura ma anche aldilà dei propri confini fisici e che vadano a praticare, nel proprio territorio, attività di valore per risolvere il bias dello status quo. 

Il Talk

Ha iniziato Eleonora Chioda, responsabile della rubrica “Beautiful Minds” e scrittrice, raccontando il mondo delle start-up e di come provare a dare forma a un sogno. Infatti, nel suo libro “Start-Up – Sogna, credi, realizza”, si racconta proprio come andare a inseguire i propri desideri professionali con struttura, cercando di dare una forma alla propria felicità ben definita. Si è passati poi alla frizzante Silvia Polleri, la manager della ristorazione che ha lanciato una delle start-up più innovative di sempre: con il suo In Galera, dà ogni giorno una seconda opportunità ai detenuti del carcere di Bollate. E non solo ha aperto, con loro, il primo ristorante stellato dentro un carcere. Ma tutti i suoi collaboratori hanno l’autorizzazione del magistrato e godono dell’art.21 che consente a chi ha scontato una parte consistente della pena  di poter lavorare fuori dal carcere. Grazie a tutto questo, le recidive a Bollate, struttura modello in Italia, sono solo il 17% contro il 70% del resto del Paese. Si è passati poi all’architettura, con l’”Architectural Hero” Simone Micheli – professionista fiorentino celebre in tutto il mondo per le sue bellissime creazioni – introdotto con queste parole: “Credo che oggi la parola lusso potrebbe tranquillamente trasfigurare i propri tratti connotativi. Vivere in una lussuosa sfera oggi significa riuscire ad amare ed essere amati in maniera vera, piena e completa, significa essere immersi nella semplicità facendo diventare un filo d’erba che ondeggia sotto l’effetto del vento il centro della nostra attenzione, significa riappropriasi delle verità della vita.”. Sempre nella logica dell’ottimizzazione e semplificazione dello spazio per il raggiungimento della felicità, è stato poi Samuele Briatore – Presidente dell’Accademia Italiana del Galateo – ha introdurre il concetto delle buone maniere e della necessità di iniziare a vivere la propria casa come luogo domestico, famigliare e rappresentativo di sé, un posto dove è necessario coniugare diverse necessità tra l’utile e il bello, l’accoglienza e la funzionalità. La propria casa diventa dunque il luogo dove costruire ricordi, ma anche dove sentirsi noi stessi e potersi muovere in libertà. E dove è possibile creare un link con la ricerca della felicità. 

Alimentazione e fitness, per una felicità duratura

Camilla Parmigiani – fondatrice di Vegan Set – ha raccontato invece la sua esperienza negli alberghi di lusso dove, ogni giorno, cerca di arricchirne l’offerta vegetariana lavorando a quattro mani con gli chef e con i professionisti della materia. Nella sua idea, non ci può essere vera accoglienza se non c’è attenzione per coloro che hanno fatto una scelta alimentare diversa – quella vegetariana o vegana appunto – ed è necessario lavorare con metodo per far sì che, nelle realtà di lusso, si possano garantire le solite esperienze memorabili che vengono offerte agli “onnivori”. Negli alberghi poi, oltre al cibo, si inizia sempre di più a parlare di esercizio fisico: ed è così che è stata introdotta Elisa Baldo – fondatrice di Wonder Fitness. Elisa ha fondato l’iniziativa “Grand Hotel Fitness”, un memorandum di attività da praticare facilmente quando si è in viaggio con consigli utili per gestire in maniera consapevole anche i lauti buffet degli hotel. Insomma, “mens sana in corpore sano” per un lusso che permette di dedicata del tempo ad una di quelle attività che, scientificamente, porta benefici a lungo termine sotto qualsiasi punto di vista. È stato invece Manuel Pranzo, HR Director di Cannavacciuolo Group, a riportare l’attenzione sulla necessità di guardare aldilà di un CV in un processo di selezione per focalizzarsi invece sulla qualità umana. Il gradito saluto di Antonino Cannavacciuolo è arrivato con un simpatico video. L’ultimo speaker esterno è stato il medico e scrittore Gian Luca Rosso, esperto di competenze trasversali e autore del libro “Le mie soft Skills”. Gian Luca ha parlato di felicità e di come raggiungerla attraverso le piccole cose e con un approccio che vada sempre a privilegiare quelle competenze come l’empatia, l’intelligenza emotiva e la comunicazione gentile. Ed è proprio nella bellezza delle piccole cose citata dal medico piemontese che si è inserito Giampaolo Grossi, co-founder di Lusso Gentile: nel suo spazio, il manager ha sottolineato come Lusso Gentile lavori ogni giorno per contribuire a raggiungere la cosa più ambita del mondo, la felicità. L’emozionante chiusura del talk è stata affidata al fondatore dell’iniziativa Lusso Gentile, Gianluca Borgna, che ha raccontato al pubblico con una presentazione cosa Lusso Gentile fa, da mesi, nelle scuole alberghiere che ha visitato. Tra la prima iniziativa in Italia dedicata alle Soft Skills e toccanti racconti legati alla gioventù incontrata in questo percorso, Gianluca ha sottolineato il valore della gentilezza e il peso specifico che avrà nella definizione di un nuovo mondo. Un mondo più bello.

La cena, con i protagonisti del Grand Hotel Alassio (ed un outsider, in cucina e in consolle)

Dopo il talk, il pubblico numeroso accorso al DDN HUB è stato allietato dalle preparazioni di chef Roberto Balgisi, executive chef del Grand Hotel Alassio Beach & SPA Resort, Massimiliano Scotti, miglior gelatiere d’Europa presente nell’hotel 5 stelle della Riviera ligure e Matteo Monfrinotti, giovane chef proveniente da La Darbia, un resort country situato sulle sponde del Lago D’Orta. Trofie al pesto, Carnaroli Barone, Peperone e pepe bruciato e un gelato al pistacchio e gelato Otis liquore amaro allo zafferano sono stati i protagonisti del menu, accompagnati dalle ostriche e dal gambero di Oneglia messo a disposizione da uno dei main partner dell’iniziativa, Gran Chef Premium Food. Le bollicine sono state offerte da Fratelli Berlucchi, cantina storica immersa nella Franciacorta. Le selezioni musicali sono state curate da Marco Solforetti, fondatore di Tailor Music, l’azienda che segue le playlist degli hotel più importanti d’Italia. Dalle 21 in poi, è sembrato di essere immersi nell’atmosfera del Grand Hotel Alassio, 5 stelle ligure che ha fatto dell’implementazione del Lusso Gentile un vero e proprio caso studio.  

Lusso Gentile, il format

Lusso Gentile mette al centro le persone e il valore delle relazioni. Aspira a diventare una sorta di “etichetta di qualità”: se sei un esempio di Lusso Gentile, significa che hai nella tua scala valoriale certe attenzioni nei confronti dei tuoi collaboratori, dei tuoi Ospiti e di tutto il tuo ecosistema aziendale. E gli obiettivi per il futuro sono due: il primo, quello di portare un nuovo metodo formativo nelle scuole alberghiere e negli istituti superiori in generale, utilizzando la forza comunicativa di persone che ce l’hanno fatta per condividere esperienze di valore e per poi avere un rapido accesso a stage nelle aziende più importanti. Poi, quello che definisco di “solidarietà tra aziende”: Lusso Gentile immagina un mondo dove si condividono i professionisti e le migliori pratiche per migliorare la qualità del lavoro. 

Per info: www.lussogentile.it